La febbre è uno dei meccanismi che il nostro organismo mette in atto per accelerare le reazioni che portano alla distruzione di virus e batteri.
Se le temperature elevate sono deleterie per i microbi, è anche vero che rendono difficile la vita alle cellule provocando uno stato di malessere. Nell’uomo, infatti, la temperatura è programmata per variare nell’intervallo tra 36,5 e 37,5 °C.
C’è febbre e febbre
Dato che la febbre ha lo scopo di creare condizioni sfavorevoli alla vita di virus e batteri, se non causa troppi disagi non è opportuno contrastarla nel corso di una malattia infettiva, soprattutto quando non supera i 38°C.
Non bisogna dimenticare, comunque, che ogni persona ha variazioni giornaliere della temperatura di mezzo grado, in più o in meno, e che l’aumento è influenzato anche dall’esercizio fisico, dall’alimentazione e dalla temperatura esterna.
Infine, nei bambini la temperatura è più elevata rispetto agli adulti.
Come si misura
I medici, soprattutto i pediatri, suggeriscono di utilizzare gli antipiretici quando la temperatura supera i 38,5°C. È fondamentale, però, imparare a misurare accuratamente la temperatura e, soprattutto, distinguere tra temperatura interna ed esterna, a seconda del metodo che si utilizza per misurarla.
La prima, di solito, è superiore di mezzo grado rispetto alla seconda. Si può parlare di febbre quando la temperatura corporea supera i 37 se misurata per via cutanea – ossia ascellare o inguinale – o i 37,5 quando misurata per via rettale od orale.
Messo al bando dall’Unione Europea il vecchio termometro al mercurio, a causa della tossicità del metallo, si può scegliere tra una serie di misuratori elettronici d’ultima generazione: digitali, a galinstan, a raggi infrarossi (auricolare e frontale).
Dove misurare la temperatura
La misurazione ideale per i neonati è quella rettale: è attendibile, precisa e ha il vantaggio di essere abbastanza veloce. Naturalmente, la punta del termometro deve essere ricoperta con un gel lubrificante.
Quando il bambino inizia a crescere, si può optare per la misurazione orale: si appoggia bene il termometro sotto la lingua o tra le gengive e la guancia e si attende per 2-3 minuti. In entrambi i casi, si tratta di temperatura interna, a cui bisogna sottrarre mezzo grado per avere il livello corretto.
Gli adulti, invece, possono procedere con la misurazione cutanea, ascellare o inguinale: il termometro deve rimanere a stretto contatto con la pelle perfettamente asciutta per un tempo variabile dai 3 ai 5 minuti.
Consigli pratici
E per essere il più accurati possibile, ecco alcuni consigli utili: misurate la temperatura in condizioni costanti, ossia con lo stesso termometro, nello stesso posto e, possibilmente, alla stessa ora: gli orari più indicati sono al risveglio mattutino e al tardo pomeriggio.
Evitate di misurare la temperatura alla sera, perché in genere è più alta di un grado; vicino ai pasti o dopo avere bevuto liquidi molto caldi o freddi (in questi caso, lasciare trascorrere almeno mezz’ora); dopo avere fumato o dopo l’esercizio fisico.